COMUNICATO STAMPA
La Muef ArtGallery, in occasione dell’apertura del suo quinto anno di attività, è onorata di inaugurare la stagione espositiva 2018 dedicando una mostra a tre delle personalità contemporanee più sensibili e nitide nell’attuale panorama artistico. Ennio Calabria giganteggia fra gli autori degli ultimi decenni con la sua pittura intrisa di umanesimo in cui colori e luci, immagine e rapimento estetico si fanno materia e sostanza di un’acuta indagine, dolce e impietosa, sulla coscienza, sugli inesplicabili meccanismi del vivere, sulla consapevolezza del tempo e dei tempi. Marcello Marcozzi traduce in visioni di raffinato lirismo la solida tradizione della scuola romana e regola l’ampia gamma cromatica e tonale della sua tavolozza a una tersa densità alabastrina dove le forme navigano rinnovati equilibri e geometrie di luce. I bronzi di Vincenzo Gaetaniello possiedono l’impossibile levità del vento e del movimento, del gesto naturale che in un attimo preciso del suo accadere diventa dramma e rappresentazione e al tempo stesso stasi e salda presenza di uno spazio assoluto, l’incontrovertibile conquista della bellezza. Questi tre autori, vicini per età e che hanno condiviso non solo gli anni/ambiti di formazione e maturazione dei propri personali percorsi artistici, ma soprattutto le idealità e la concretezza dell’attività artistica intesa come strumento dell’impegno sociale ed emancipativo, umano e conoscitivo, continuano a rendersi interpreti e promotori di valori, di modelli essenziali alla nostra contemporaneità. È arte, ancora vuole esprimere e riconoscere il senso che le storie e le opere di questi maestri, ciascuno con il suo modo e le distinte esperienze, continua a indicare al nostro disorientato sguardo, alle nostre sensibilità confuse dalle troppe novità spettacolari stereotipate e incongrue del momento; vuole essere la rivendicazione del ruolo sempre attuale e insostituibile del fare arte, del pensare arte, del vivere arte; vuole sgomberare il campo da presunte senescenze, asserite inadeguatezze, attribuite nostalgie, e riportare al centro dell’attenzione quel flusso sotterraneo e dilagante che muove ancora e ancora l’animo, l’ispirazione, il talento, il coraggio di esistere di colui cui è toccato essere artista.
Per approfondire questi temi, per una ricognizione nel campo dell’arte e della percezione che se ne ha, nel corso della serata inaugurale si aprirà una conversazione con gli artisti, anche con lo scopo di gettare un sasso nello stagno delle assuefazioni ideologiche e concettuali e promuovere l’attenzione verso i temi dell’uomo, vero fondamento di ogni arte. Pretesto e stimolo per la riflessione sarà la presentazione del volume Cross Over di Virgilio Patarini, artista, critico e saggista. Nel suo testo, edito da Giorgio Mondadori, l’autore interpreta come attraversamento (da cui il titolo), come contaminazione e intersezione, alcune volte felice e riuscita, altre volte improvvida e ingannevole, quella fusione di tecniche e stili, ma anche di idealità e concezioni, di riecheggiamenti e innovazioni, di memoria e cancellazione, che sembra essere la cifra portante e segnante di questa nostra epoca, forse anch’essa di transizione. L’originalità di un’analisi tagliente e documentata non cede alle lusinghe né dei demonizzatori né degli esaltatori degli stati attuali dell’arte, ma propone un approccio smagato e diretto ai fenomeni artistici, fuori dalle logiche di sistema e più aderente al sentimento e alla competenza di chi fa arte.
presentazione del volume
CROSS OVER Attraversamenti e sconfinamenti nell’arte italiana contemporanea, tra Figurazione 2.0, Astrazione Geometrica e Informale
A cura di Virgilio Patarini. Editoriale Giorgio Mondadori, 2017. Pagg. 350, euro 40
In anteprima foto di opere di alcuni degli artisti che saranno in mostra