La formazione di Marian Comotti non ha seguito le vie canoniche degli studi che preparano gli operatori dell'arte, ma si è andata evolvendo negli anni con la frequentazione di corsi tenuti da pittori/pittrici che quelle vie canoniche avevano seguito.
Marian Comotti dipinge di preferenza quadri a olio su tela di grandi dimensioni, secondo uno stile figurativo rivisto alla luce di criteri di stilizzazione di linee e stesure di colore che cercano di superare risultati troppo realistici, fotografici. Il tema prediletto è quello della figura femminile che nel più recente periodo si è trasformata in una sorta di schermo riflettente uno stato d'animo. Sullo sfondo agglomerati di "case" che in qualche modo costituiscono il prolungamento astratto, quasi metafisico della figura in primo piano.
Anche le esposizioni dei lavori della Comotti non hanno seguito le vie canoniche, poi, nel 2018, ha partecipato con un proprio autoritratto alla mostra itinerante "Quelli dell'autoritratto" (Milano, Spazio E; Venezia, Galleria ItinerArte; Roma, Muef Art Gallery). Nel 2019 la sua opera "Dio" è stata esposta alla mostra dei finalisti del Premio d'arte contemporanea Il Segno, alla Vi. P. Gallery della Valcamonica, e lo Spazio E di Milano ha ospitato una sua personale con altri due autori intitolata appunto "Gaetano Ciao, Marian Comotti, Daniela Doni, tre personalità a confronto".