Maria Luisa Ritorno si diploma presso il Liceo Artistico di Brera. Inizia giovane ad insegnare, nel 1957 è docente presso l’Avviamento sperimentale dell’Umanitaria di Milano; qui si è trovata coinvolta in un clima innovativo che non l’avrebbe più abbandonata.
Sono anni di studio e di ricerca attraverso varie esperienze: il disegno, la pittura, la cartapesta, la ceramica, lo sbalzo su rame. L’attrazione per le arti primitive la induce ad un interesse particolare per la maschera che diventerà per lei un soggetto importante da studiare ed interpretare.
Negli anni Sessanta frequenta il corso di Scenografia all’Accademia di Brera con Tito Varisco; discute la tesi ”Mejerchol’d e l’Avanguardia teatrale Russa” con Guido Ballo.
Durante gli anni di incubazione della legge Basaglia, partecipa con opere grafiche all’allestimento di spettacoli sperimentali, di e per gli ospiti dell’Ospedale Psichiatrico “Luigi Antonini” di Limbiate; crea maschere per i corsi di teatro dell’università della terza età dell’Umanitaria.
Sul finire degli anni Ottanta si cimenta con la scultura, memore delle esperienze accademiche di modellato. Ha inizio una fase che sembra dare risposta alle sue esigenze espressive .La terra, l’argilla è il mezzo che preferisce per esprimersi (nella sua mente é presente il “pensare in terracotta” che si proponeva Arturo Martini).
Dopo un primo periodo figurativo, la sua ricerca volge oltre l’aspetto realistico,verso una sintesi che la porta ad esprimersi con forme stilizzate, geometriche che si concretizzano in una plasticita’ astratta.
E’ stata socia della Famiglia Artistica Milanese, dove é venuta a contatto con molti artisti . Partecipa a numerose mostre ed ad importanti rassegne artistiche su tutto il territorio nazionale. Tra le piu’ significative: nel 2002 a Carrara fa parte della collettiva “La scultura” al Centro Espositivo delle Erbe; espone ancora a Carrara (Chiesa del Suffragio), e poi a Volterra (Logge del Palazzo Pretorio) nella mostra itinerante “Elogio della Mano”; nel 2006, a Sesto Fiorentino, con lo Studio D’ARS, partecipa alla “Mostra d’Arte Contemporanea nel 250° anniversario della nascita di Mozart”; nel 2008 è presente in tre mostre organizzate dal “Museo della Permanente” di Milano: a Garbagnate Milanese, “Scultori della Permanente: 51 artisti in mostra”; a Desio,Villa Tittoni, e a Gravedona, Palazzo Gallio, “Artisti della Permanente”.
Nel 2009 è ad Acqui Terme, alla Galleria Artanda, per la collettiva “La poetica del colore tra forma ed astrazione”. Partecipa con un suo dipinto sul canto trentunesimo del Purgatorio alla mostra “Dante- 100 artisti per 100 canti” all’Umanitaria di Milano, con la presentazione di Rossana Bossaglia; nel 2010 è a San Donato Milanese, nello spazio espositivo “Cascina Roma”; partecipa al progetto “Postavanguardia” (Terza Dimensione) organizzato dalla Zamenhof Art di Milano nei Castelli: Estense di Ferrara, Malaspina di Massa, Carlo V di Lecce. A Milano fa parte della mostra “Duemiladieci Artisti della Permanente”. Inoltre partecipa: a Milano,alla Sassetti Cultura, “Fragments of dreams”;
a Stiava (Lu), Villa Gori, “Percorsi nella scultura 2011”; a Milano, Galleria Zamenhof, “Discorsi sulla realtà 2”. Nel 2012, a Milano, all’ Ambrosianeum, “Ritornare sull’Arca”; a Venezia, Palazzo Zenobio, “Geometrie dell’anima”; a Milano, Monlué, Abbazia di San Lorenzo, “Ultimi lavori” (UCAI); a Venezia, Palazzo Zenobio, “Il Segno. Premio d’Arte Contemporanea, IV Edizione”. Nel 2013 a Ferrara, Palazzo della Racchetta, “70 Artisti per un linguaggio comune dell’Arte Contemporanea;” a Milano, Biblioteca Umanistica dell’Incoronata, “Metamorfosi; a Milano, Garage Milano, “Ruotando giro in giro in tre tap
pe dell’arte contemporanea”; Ferrara, Palazzo della Racchetta, “Dramatis Personae. Volti e figure nell’Arte Contemporanea Italiana”; a Milano, San Bernardino delle ossa, “Lo spirituale nella materia” (UCAI).
Tra le sue personali si citano: nel 2004, Milano, alla Storica Libreria Bocca,” Forma/Spazio Spazio/Forma”; nel 2005, Capalbio, al Pozzo delle Arti, “Sculture, Maschere, Disegni”; nel 2006, Mostra Virtuale sul Sito di Tanino Ferri 2008, Milano, all’Umanitaria, “Lo spazio libera la forma”; nel 2010, Milano, al Centro Internazionale Studi S. Pietro, “Oltre la forma”, sculture e disegni; Albenga, a Palazzo Oddo, “Colore, Spazio, Forma” (bipersonale); nel 2012, Albairate (Mi), Biblioteca Civica, “La Settimana dell’arte: Maria Luisa Ritorno, la scultura”; nel 2013, Milano, Atelier Chagall, “Lo spazio entra nella forma”.
Alla ricerca di un dialogo tra letteratura e scultura, partecipa più volte, con successo, al concorso “Cesare Pavese” a S. Stefano Belbo e nel 2010, le viene assegnato il premio della Giuria. Altri riconoscimenti: nel 2001 al concorso “Città di Novara” riceve un premio di segnalazione; nel 2004 alla Biennale d’Arte di Sciacca (AG) il Primo Premio di Scultura; nel 2009 alla mostra-Concorso “Otto Marzo”promossa dal Comune di Milano presso il Centro Artistico Milanese, il Primo Premio di Scultura.
Sue opere si trovano presso l’Umanitaria di Milano, la libreria Bocca, la Biblioteca civica di Albairate (Mi),il Museo di Palazzo Oddo ad Albenga, la Raccolta d’Arte Contemporanea di Palazzo Gasparini a Mercatello sul Metauro (PU) ed in numerose collezioni private.
Pubblicazioni in cui si parla di lei: De sculptura, a cura di Lodovico Gierut, ed. Caleidoscopio Carrara 2008; Arte e Grafologia 2, Archivio Gierut, M. di Pietrasanta (Lu) 2010; Terza dimensione a cura di Paolo Levi e Virgilio Patarini, ed. Giorgio Mondadori Milano 2010; Ars Futura Percorsi nella Scultura 2011, a cura di Enrica Frediani, ed.Caleidoscopio Carrara 2011; La via italiana all’informale, a cura di Virgilio Patarini, ed. Giorgio Mondadori Milano 2013; Raccolta d’Arte contemporanea, Palazzo Gasparini- Mercatello sul Metauro (PU) 2013;
Dal 2007 fa parte dei soci artisti della Permanente, E’ socia dell ’U.C.A.I. Vive e lavora a Milano
Note critiche
(…) Oggi, nel suo lavoro si osserva il bisogno di fare emergere una rinnovata espressività, liberata dalle pur morbide composizioni dell’esordio, attraverso una capacità interpretativa, selettiva e concettuale, delle nuove intuizioni progettuali e delle suggestive forme dell’arte contemporanea. Nelle opere recenti i requisiti formali della modellazione sono affrontati con sensibile approccio, quasi con trattenuta energia, nel rispetto dell’equilibrata sintesi e mediante la continua ricerca tra il visibile e l’invisibile, tra simbolismo e spiritualità.
Qui la materia, evocatrice della natura e dell’aria, del vento e della luce, risulta docile e sincera e si illumina dell’armonia del mistero e dell’immateriale. Come uno sguardo oltre le cose, forse… verso un nuovo mondo?
Bruno Polver
La scultura per Maria Luisa Ritorno inerisce al problema forma-spazio. L’aspetto narrativo-realistico passa in secondo piano rispetto all’esigenza di pervenire ad una forma estremamente stilizzata che incarna il processo che dalla pura sensazione conduca all’eleganza profonda della meditazione. Ecco quindi, nelle geometrie e nelle stilizzazioni,il volto di una plasticità dai contorni neometafisici, di pronunciata bellezza, che scaturisce dalla compenetrazione di fantasia e ragione. Una scultura di aperto e limpido messaggio espressivo.
Teodosio Martucci