NOTA BIOGRAFICA
Nato a Torre del Greco (Napoli) nel 1948, si diploma in Scultura all’Istituto Statale d’Arte e Magistero di Napoli. È presente dal 1970 in manifestazioni artistiche di prestigio in Italia e all’estero. Nel 2007 partecipa alla 52° Biennale di Venezia (eventi collaterali). È autore di sculture monumentali e affreschi. Da anni protagonista di prestigio del mondo artistico contemporaneo del Nord Est italiano, ha tratto nuovo alimento dalla contiguità e dall’amicizia con il pittore Armando Pizzinato.
Mostre recenti e imminenti:
Mostra personale nell’Atelier De Martin, Codroipo (UD); novembre 2011
Festival di Osoppo (UD), Installazione “Bellum vitam consumit”; giugno 2012
Simposio di scultura, Monte Vibiano (Perugia); settembre 2012
Mostra collettiva “Mittelart”, Museo Carà, Muggia (TS) ottobre 2012
Mostra personale “Luci e ombre”, Sala Comunale, Trieste; febbraio 2013
“Due percorsi nel Sacro”, chiesa sconsacrata di S. Gragorio, Sacile (PN); settembre 2013.
NOTA CRITICA
RIGORE E LIBERTA'
Carlo Fontanella tende alla sintesi delle forme, dei volumi e del linguaggio pittorico e plastico, che sa esprimere in raffinati elementi geometrici, spesso quasi dei bassorilievi, caratterizzati dall’eleganza del ritmo e da una calibrata modularità, espressa, con sensibilità molto contemporanea, attraverso l’uso di materiali di recupero e la poetica dell’objet trouvé (polistirolo) o mediante legno patinato, tufo e cemento, intrecciati in essenziali, simboliche tecniche miste.
Il bianco, il colore della purezza e della sintesi, è il suo prediletto e connota in modo coerente e armonico la chiarezza delle linee e dei ritmi che contraddistinguono i lavori di questo artista, il quale, con taglio concettuale, sa approfondire e tradurre in modo anche introspettivo e delicatamente poetico l’analisi del reale visibile e invisibile.
Il rigore compositivo dei pieni e dei vuoti, del cromatismo silente e delle armoniche linee si sposa tuttavia in modo inusitato e armonico con un senso di libertà. Nel comporre con naturale equilibrio, la mente dell’artista vola libera, seguendo il flusso naturale dei pensieri e della creatività, verso un mondo profondo e positivo di luce e di essenziale bellezza: attraverso un’istintiva esegesi d’inclinazione filosofica, coerente con l’attitudine speculativa dei grandi pensatori e saggi del bacino mediterraneo, Fontanella definisce nella terza dimensione, in modo del tutto personale e icastico, spesso allusivo e talvolta lievemente ludico, le origini e gli esiti del nostro criptico esistere, suggerendo soluzioni e riflessioni interiori. E la sua scultura si propone così quale traduzione in chiave tridimensionale di una speculazione filosofica.
Marianna Accerboni