NOTA BIOGRAFICA
Giuseppe De Michele è nato ad Aversa (CE) il 3 gennaio 1954, affronta il corso di Laurea in Ingegneria Civile Trasporti, con un impegno che gli fa meritare il premio di Laurea Fondazione Politecnico per il Mezzogiorno d’Italia. Ben presto si impone come ingegnere civile.
Nel corso degli anni approda ad una pittura in cui la tensione espressionistica e la visionarietà che dava senso alla realtà del fantastico trovano sbocco in quelle esplosioni cromo – energetiche che sono riconducibili ad eventi verificabili nella natura come nei moti della Psiche.
La complessità delle percezioni da rappresentare e i diversi mondi con cui confrontarsi hanno spinto l’artista a rendere più immediata e universale l’opera, associando la pittura alla scultura, il colore alle forme. Sono nate così le pittosculture che accolgono eventi che nel loro insieme superano la complessità energetica diventando semplici messaggi di vita.
L’artista, presente sulla scena espositiva dai primi anni ottanta, ha partecipato a numerose e importanti collettive ed ha ottenuto un successo di critica e di pubblico in mostre personali ospitate in Sedi istituzionali come in gallerie private quali
Aversa (CE) - Centro Culturale, Complesso Monastico S. Francesco, Benevento - Biblioteca Provinciale e il Teatro De Simone, Boscoreale (NA) - I.I.S.S. "Vesevus", Capri - Palazzo dei Congressi, Capua (Caserta) - Chiesa di S. Eligio, Museo Civico di Arte Contemporanea, Caserta - Sala Bianca del Palazzo Reale, Corso Trieste, Prado, Vovo Pacomio, Cassino – Museo dell’Abbazia di Montecassino, Banca Popolare del Cassinate, Fondazione Exodus, Teatro Manzoni, Ferrara - Castello degli Estensi, Galleria Il Rivellino, Palazzo della Racchetta, Genova - 6a Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea, La Valletta (Malta), - Sala del Ministero degli Affari Esteri, Lecce - Castello di Carlo V, Lucca - Galleria Giò-Art. Londra - Istituto Italiano di Cultura, Massa - Castello Malaspina, Meisterschwanden – Zurigo (Svizzera), Galerie del Mese – Fischer, Kunst Forum International, Milano - Galleria Zamenhof, Galleria N.O.A., Atelier Ghagall, Napoli - Teatro Bolivar, il Castel Nuovo Maschio Angioino, Salone Hyundai , Castel dell'Ovo - Università degli Studi di Napoli Federico II Biblioteca della Facoltà di Architettura, Padova – 20°, 21° e 22° Mostra Mercato d'Arte Moderna e Contemporanea. Pesaro - Alexander Museum; Reggio Emilia - 9a Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea “Immagina”, Studio de’ Bonis, Roma - Hotel Eurostars Roma Congress, Salsomaggiore Terme - Palazzo dei Congressi, S. Maria Capua Vetere (CE)- Anfiteatro Campano, Spoleto (Perugia) - “Spoleto Festival Art 2011”, Torino – Galleria Ariele, Venezia - Palazzo Zenobio, Villa Literno (CE)- Galleria Il Caravaggio,
La sua arte è stata recensita su vari cataloghi, riviste e quotidiani:
Aargauer Zeitung, Ager Campanus 2 e 3, Ars: Ora et Labora Montecassino, Ars: Ora et Labora London, Ars: Ora et Labora La Valletta, Boè, Arte Genova, Arte Contemporanea, Arte Mondadori, Arte Padova, Artistar, Calenda 2011 e 2012, Caserta Oggi, Caserta News, Catalogo di Arte Moderna 43, 45 e 46 e 47, Corriere dell’Arte, Cosmoggi, Documenta Artis, Documenti Oggi, Enciclopedia d’Arte Italiana, Futuro, Iddu, Il Domani, Il Denaro, Il Segno, Il Roma, La Stampa, Le Arti News, l’Arte nell’Arte, Leggo, Lenzburger Bezirks, Lo Strillo, Metropolis, Neapolìs, Nel nostro tempo, Nuova Gazzetta di Caserta, O.C. , Post Avanguardia, Pupia, Praxis, Service, V.O.G.U.T.5, Wynentaler Blatt. nr. 30.
Dei suoi percorsi si sono interessati:
T. Bardi, Angelo Calabrese, Giuseppe Diana, Amedeo Finizio, Carmine Giustiniani, Irta, Paolo Levi, Paolo Marino, Guglielmo Nero, Virgilio Patarini, Marilena Pomianowsky, Alessandra Pozzati, M. Raiola, Antonio Risi, Margrit Rüetschi, Valdo Staffelli, Mara Virtuoso, Walterino Ziviello.
NOTA CRITICA
IL CREATO COME REGOLA E DESIDERIO
Una semplice tavola non è sufficiente per contenere l’impeto creativo di Giuseppe De Michele, per accogliere il dirompente affiato della sua poetica. Queste strutture plastiche di geometrica suggestione accolgono un magma cromatico che le inonda di energia, simbolizzando una danza cosmica colta in un fluire metamorfico, dove forme sottili e sinuose si intersecano creando equilibri fragili e volubili, in un continuo avvicendarsi di elementi diversi. Ognuna di esse si lascia colmare da una tonalità cromatica dominante, su cui si innestano sferzate di colore, graffi e bagliori che si rincorrono e si mescolano lungo le superfici, creando un vortice di toni e contro toni. li processo creativo di De Michele è immediato, istintuale, materico, tradotto in una gestualità forte e decisa. Il connubio tra pittura e scultura da lui realizzato, riproduce la complessità delle dinamiche naturali; le variazioni cromatiche trasportano l’osservatore all’interno di un caotico flusso evolutivo, misterioso e inebriante nel suo incessante susseguirsi di luci e ombre. De Michele racconta non solo la complessità del cosmo e delle emozioni che lo abitano, ma anche l’impossibilità di decifrarlo, di definirlo in uno schema codificato, né tanto meno in una teoria scientifica che ne spieghi il moto. La mano dell’artista, facendosi interprete della meraviglia evolutiva, si immerge negli strati più profondi della materia, per estrarne l’energia vitale e gli umori più segreti. Nelle sue tavole modellate in forme aeree la materia si espande in uno spazio, dove la definizione razionale di profili geometrici e l’istinto sembrano incontrarsi per annunciare la continua tensione tra la regola e il desiderio. Ma solo dal caos possono scaturire le armonie e le pulsioni che generano e sostengono ogni forma di vita.
Paolo Levi