NOTA BIOGRAFICA
Ivano Boselli nasce a Milano nel 1963, dopo aver terminato gli studi tecnici professionali inizia la sua esperienza fotografica come fotografo di camera oscura presso un laboratorio.
In questo periodo inizia a fotografare in esterno sperimentando varie tecniche fotografiche alternando i formati 24x36 e 6x6. Successivamente si diploma come tecnico del suono ed inizia un lavoro di registrazione dei suoni della natura collegato alla collaborazione con produttori di video naturalistici.
Negli ultimi anni ritorna a tempo pieno alla sua passione prioritaria, la fotografia,utilizzando apparecchi digitali e orientando i suoi scatti verso gli elementi della natura.
Alcune delle mostre a cui ha partecipato:
2008:concorso fotografico “Adda nord carpe diem, flora, fauna e paesaggio” comune di Trezzo d’Adda, premiato categoria flora; 2009: mostra personale Libreria Scaldapensieri “la natura negli occhi”, Milano; 2010: mostra personale Libreria Scaldapensieri “forme d’acqua”, Milano; 2010:mostra collettiva Galleria Zamenhof “Anima Mundi” , Milano; 2010: mostra personale sede comunale Santa Brigida (BG) “la natura a 360°”,Bergamo; 2010:concorso “il Segno” Galleria Zamenhof, Milano, premio Man Ray, arte contemporanea, segnalazione di merito, mostra collettiva super finalisti “il Segno”, Galleria Zamenhof, Milano; 2010: mostra collettiva Biennale internazionale d’arte di Ferrara, “dissolvenze incrociate”, Ferrara
2010: mostra personale Galleria Zamenhof, “metafisica degli elementi” , Milano; 2011: mostra collettiva Palazzo della Racchetta a Ferrara, “arte come forma poetica”, Ferrara; 2011: mostra collettiva “Koinè”, Galleria Zamenhof, Milano; 2011: mostra personale Libreria Scaldapensieri “texturae”, Milano; 2011: concorso “il Segno” Galleria Zamenhof, Milano, premio Man Ray, arte contemporanea, segnalazione di merito, mostra collettiva super finalisti “il Segno”, Galleria Zamenhof, Milano; 2011: mostra collettiva super finalisti “il Segno”, galleria Ariele Torino; 2011: mostra collettiva super finalisti “il Segno”, galleria Rivellino Ferrara; 2012 mostra personale Libreria Scaldapensieri “fluctuat”, Milano; 2012: mostra collettiva “Hortographie”, Galleria Zamenhof, Milano; 2012: mostra collettiva “Labyrints of wood”, Palazzo Guidobono, Tortona; 2012: mostra collettiva “Hortographie”, Res Nova, Torino; 2012:mostra collettiva “Anima Mundi”, Atelier Vanio, Roma; 2012: mostra collettiva “Labyrints of wood”, Palazzo Zenobio, Venezia; 2012: mostra collettiva “Visioni in bianco e nero e pensieri a colori”, Palazzo Zenobio, Venezia; 2012:mostra collettiva “Koinè”, Galleria Zamenhof, Milano; 2012: mostra collettiva “Particolari rilevatori”, Galleria Chagall, Milano; 2012: concorso “il Segno” mostra collettiva finalisti, Palazzo Zenobio, Venezia
2012: “Photissima Art Fair” fiera internazionale di fotografia Torino; 2012: mostra collettiva super finalisti “il Segno”, Galleria Zamenhof, Milano; 2012: mostra collettiva “Tracce”, Galleria Zamenhof, Milano
2013: mostra personale Libreria Scaldapensieri “Dettagli”, Milano, Esposizioni permanenti: Galleria Zamenhof, Milano.
NOTA CRITICA
Le fotografie di Ivano Boselli catturano l’attimo nella sua trasformazione: l’inafferrabile istante in cui le forme si mutano in altro da sé. Non a caso la luce è la protagonista indiscussa dei suoi scatti. La luce acquista poi sempre nuove sfumature, nuovi caratteri, nuovi orizzonti di senso, fa insorgere sensazioni sempre diverse e penetranti grazie al suo contatto con gli elementi naturali.Nella tradizione alchemica classica gli elementi non erano quattro, come nel suo sviluppo rinascimentale, bensì tre: la terra, l’acqua e il fuoco. La terra come massa malleabile rende così il senso delle infinite possibilità della creazione. L’acqua nella sua mutevole essenza racconta l’eterno fluire delle cose, e il divenire del mondo. Il fuoco per la sua forza distruttrice e insieme purificatrice enfatizza le vibrazioni di un’anima inquieta.Ivano Boselli come un Prometeo post-moderno cerca di afferrare l’inafferrabile, di raccontare l’ineffabile, di fermare l’attimo dell’eterno divenire. È la lotta titanica del pensiero che cerca di fissare e di comprendere ciò che per sua natura è imperfetto e insondabile. Come insegnava Eraclito “Panta rei” (tutto scorre).
Alessandro Baito e Virgilio Patarini