NOTA BIOGRAFICA
Nato a Gallo Matese (CE) nel 1964 .LE Sue opere sono custodite in collezioni pubbliche e private. Tra gli eventi espositivi ricordiamo. Arte Padova 2000/2002,
Galleria Modigliani, Milano, 2002; Galleria la Telaccia, Torino, 2005; Tra le collettive Galleria Tartaglia, Teatro Eliseo a Roma, 2007. Premi recenti conseguiti: Giovanni Paolo II,
2008; selezionato per il Premio Buonarroti, Lecce; V classificato Mostra Sociale; Finalista Premio Boè, 2008;
Premio Italia per le Arti Visive, Firenze, 2009. “L’arte di Domenico Paolo va ad esternarsi dopo un’accurata ricerca ed elaborazione della fonte ispirativa;
l’artista elabora i contenuti intrinsechi e ne fa delle opere cariche di espressività e partecipazione corale di tutto il suo io. Domenico Paolo porta alle sue composizioni
un’inesauribile creatività, emozioni che scaturiscono dal vissuto e che lui sa elaborare attraverso il filtro della sua arte, egli analizza ciò che lo colpisce, lo immagazzina e ne fa
ispirazione per la sua pittura informale (…).”S. Mirto. Ultime esposizioni: Certaldo (FI): premio Italia per le arti visive Premio Firenze Palazzo Vecchio; invito Galleria Nouvances
Parigi; Galleria Il tempio di Palermo Pinacoteca civica, Imperia.
NOTA CRITICA
“Nell’Opera di Domenico Paolo salta agli occhi la delicatezza di talune immagini particolarmente interessanti pure per la stesura pittorica basata sull’accostamento e sulla fusione di più cromie. Prendendo anche a caso alcune delle sue recenti composizioni non figurali – Germinazione o Ballo in maschera – anche se il titolo conta fino a un certo punto, si nota quel sentimento creativo che deve essere sempre di base per l’espressione di ogni artista. I suoi segni/segnali giocati sul blu della serenità, sul rosso dell’amore o sulla luminosità di più gialli cuciti sulla trama della generosità, confluiscono nell’alveo di un autonomo discorso che ne fa giustamente vedere la continuità di un impegno degno di sicura lode.”
Lodovico Gierut
“Trasfigurati tramite materiche e fugaci sinusoidi di colore ci parlano della poetica pittorica di Domenico Paolo (…). Segni Grafici di una preponderante drammaticità, si insinuano tra le forme, nel tentativo al limite dell’impossibile, di donare vita alla materia. Dalle opere traspare una dolcezza ritmica compositiva tesa alla frammentazione sensitiva di eventi ormai perduti nel tempo. Astratte segmentazioni plastiche vengono bloccate da incontrollabili e sofferte linee di contorno, dalle quali emergono dolcissime figure femminili. Bagliori, riflessi, lacrime cromatiche determinano silenti atmosfere introspettive, dove la luce è
libera di ricreare forme sensuali, plasmando un nuovo spazio di energia incandescente. Il corpo femminile diviene il centro di un nuovo universo dove forma
e colore generano magicamente linee dinamiche iridescenti.”
Gianluigi Guarneri