NOTA BIOGRAFICA
Emanuele Racca è nato a Torino nel 1972.
FormazioneDopo aver conseguito il diploma di tecnico della grafica e della pubblicità presso l'Istituto Statale Albe Stainer di Torino, nel 1999, ha
frequentato l'Accademia di Belle Arti di Carrara (MS) sotto la guida del professore e pittore fiorentino Andrea Granchi. Negli anni accademici, studia e ha l'opportunità di ammirare dal
vero le opere di Alberto Burri; decisiva sarà la visita nel 2000 alla Fondazione Burri a Città di Castello. Nel 2001 si è recato in Spagna dove è rimasto affascinato dall'operato di Antoni
Tàpies. Questi due artisti segneranno definitivamente l'orientamento della sua pittura basata principalmente sul concetto che “il quadro non rappresenta delle cose, ma è una cosa; non racconta la
realtà, perché è, in se stesso, realtà.” Per la stesura della sua tesi di laurea “Arte(?) Verso un opera che non c'è” , ha approfondito gli studi dell'arte di Duchamp,
Giulio Paolini, Piero Manzoni, Yves Klein e Joseph Kosuth con particolare attenzione al suo testo “L'arte dopo la Filosofia.” Da qui l'evolversi ed il consolidarsi definitivamente a una pittura
informal-materico concettuale . In tre parole Arte, Carne, Anima.
Incontri ed esperienze principaliNel 1999 è secondo classificato a The Next New Generation, Rotary Club di Fiesole (Fi), e nel 2005 sempre secondo classificato a La
Telaccia d'Oro – XXIX Rassegna d'Arte internazionale.Nel 2010 invece vince il Premio Emilio Vedova per la miglior opera non figurativa al Premio nazionale d’arte contemporanea Il Segno
2010.
Principali mostre personali
Nel 1999 espone alla Galleria Civica S. Filippo di Chieri (To) e a La Rochelle (Francia) a l’Espace Carnot -Chatellaion, sempre a La Rochelle, presenta “Informel”, alla Galleria L’Atelier. Nel 2008 a Castelleone (Cr) allo Studio d'Arte Gsc-forme propone “Arte Carne Anima”, curata da Stringhini Ciboldi Giacomo. Nel 2009 con la curatela di Virgilio Patarini presenta una personale all’Atelier Chagall di Milano, mentre nel 2011 sempre a Milano ma alla Galleria Zamenhof presenta “Informal Fractures”, mostra curata da Rosamaria Desiderio.Principali mostre collettiveNel 1997 partecipa a “All’Ombra delle Apuane” al Palazzo Ducale di Massa. Mentre nel 1998 è a Milano alla Galleria San Fedele in “Primaparete 1998” curata da Marina De Stasio e a Marina di Pietrasanta (Lucca) a La Versiliana in “Pittori in Villa”. Nel 2001 partecipa a “Incontriaverduno”, nello Spazio espositivo 2001 di Real Castello di Verduno (Cn). Nel 2008 è ancora a Milano alla Galleria Zamenhof in “Abstraction Parade 2”, curata da Valentina Carrera e Virgilio Patarini. Nello stesso anno è a Torino, allo Spazio Azimut, in “Io espongo”. Nel 2009 alla Galleria Zamenhof di Milano partecipa a “Koinè” curata da Valentina Carrera, Davide Corsetti e Virgilio Patarini, e sempre alla Galleria Zamenhof, oltre che all’Atelier Chagall, è in “Centopercento Arte Contemporanea” curata da Virgilio Patarini. Espone alla Galleria Zamenhof di Milano anche nel 2010 in “Post-avanguardia”, curata da Guglielmo Nero e Stefano Quatrim e nel 2011 in “Il segno e la materia 2”, curata da Virgilio Patarini e Rosamaria Desiderio.
NOTA CRITICA
Emanuele Racca reinventa l’Informale con forza espressiva tellurica e potente, con originalità non gratuita di materiali e di intervento artistico e sapienza di
scomposizione e ricostruzione architettonica.
(Dal verbale della Giuria del Premio Il Segno 2010)