NOTA BIOGRAFICA
Mssimo Gasperni ha iniziato la sua attività di scultore nel giugno 2011. Egli crea sculture in legno utilizzando varie essenze: afrormosia, ciliegio, doussié, iroko, magnolia, rovere, tiglio, wengé. Ottiene i disegni delle sculture con dei software che ha sviluppato, e poi realizza le sculture manualmente: usa una tecnica di falegnameria chiamata “bowl from a board”.
Attualmente si sta occupando di modellazione 3D, con l’intento di riuscire a fare tagliare i pezzi delle sue sculture da macchine CNC.
(vedi ad esempio http://youtu.be/8SeTh4rxsFY ).
Ha partecipato alle seguenti mostre:
Libreria Scaldapensieri, mostra personale, Milano, Dicembre 2011; GA2011 14th Generative Art Conference, Roma, Dicembre 2011 - http://www.generativeart.com/,; Labirinti di legno - Labyrinths of wood, Tortona, Marzo-Aprile 2012; Labirinti di legno - Labyrinths of wood Venezia, Agosto 2012; Spira Mirabilis, mostra personale Porlezza, Agosto 2012 ; GA2012 15th Generative Art Conference, Lucca, Dicembre 2012 -http://www.generativeart.com/ .
NOTA CRITICA
Gli oggetti-scultura di Massimo Gasperini piuttosto che guardarli bisognerebbe sentirli, toccarli, percorrerli con le dita, percepirli.
Vista e tatto assieme per conoscerli e scoprire che le loro forme, le loro curve, gli svolgimenti logaritmicamente ordinati, fanno in qualche misterioso modo, parte del proprio vissuto. Sono forme che si avvolgono su se stesse, in modo del tutto naturale e tranquillizzante, esprimendo un’istintiva suggestione e, allo stesso tempo provocando un moto di inquieta, ancestrale memoria. Le forme elaborate, anzi create, da Gasperini sono antiche, geologiche, estrapolate da una realtà d’ispirazione naturalistica – curve di conchiglie, spirali logaritmiche, avvolte corna d’ariete o di Stambecco - forme che si consegnano a chi guarda, lasciando che la suggestione dell’oggetto con le sue superfici curve ripetute, operino la loro insinuante magia. E magicamente si ripetono all’infinito, i misteriosi frattali i cui geni portano il segreto della creazione e che operano sull’osservatore la loro misteriosa alchimia. Dicevamo che le opere di Gasperini più che guardarle bisognerebbe percorrerle, entrandoci, per gustarne centimetro per centimetro la superficie sempre uguale e sempre diversa, sempre nuova ma già conosciuta per ignote esperienze, per segrete conoscenze, per antichi ricordi. Un’esperienza che accarezza i sensi e la memoria. Lo stesso inquietante sentimento che affascinò’ forse per gli stessi motivi, Giacomo Zanella, religioso e poeta, che compose ieri, come Gasperini scolpisce oggi nel legno: “…riposi marmorea /dell’onde già figlia, /ritorta conchiglia. Occulta nel fondo / d'un antro marino, del giovane mondo / vedesti il mattino;/ vagavi co’ nautili, co’ murici a schiera,/e l’uomo non era.
Franco Simonelli
E-mail: massimo.gasperini@libero.it
Sito Web: www.despiramirabilis.com